
A passeggio con il cane senza guinzaglio: le norme - myzoo.it
Normativa sul cane senza guinzaglio: quali sono i diritti e i rischi per i proprietari che li lasciano camminare liberi?
Passeggiare con il proprio cane è un momento di grande gioia e relax, ma è fondamentale essere consapevoli delle normative che regolano l’uso del guinzaglio in Italia. Sebbene non esista una legge statale unica che imponga l’uso del guinzaglio in tutte le circostanze, ci sono diverse ordinanze ministeriali e normative regionali che disciplinano il comportamento da tenere quando si porta un cane a spasso.
Cane a spasso senza guinzaglio: cosa dice la legge
Secondo l’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2024, i cani devono sempre essere tenuti al guinzaglio, in particolare nelle aree urbane e nei luoghi pubblici. Questo regolamento è stato stabilito per tutelare la sicurezza pubblica e prevenire incidenti causati da animali non controllati. Il guinzaglio deve avere una lunghezza massima di 1,50 metri, e in certi casi, come per i cani di razze considerate aggressive, è obbligatorio anche l’uso della museruola. Questo approccio normativo sottolinea l’importanza di mantenere il controllo sull’animale, soprattutto in contesti affollati dove un comportamento imprevedibile può avere conseguenze gravi.
Secondo la normativa vigente, il guinzaglio è sempre obbligatorio per tutti i cani, indipendentemente dalla loro taglia o dal loro comportamento. Questo significa che anche un piccolo cucciolo o un cane di razza ritenuta innocua deve essere tenuto al guinzaglio durante le passeggiate. Le uniche eccezioni riguardano specifiche aree designate dai comuni come spazi per cani, dove è possibile lasciare gli animali liberi di muoversi, sempre sotto la supervisione del proprietario.

Nelle aree extraurbane, come campi e boschi, le regole sul guinzaglio possono variare. Non esiste una legge nazionale che imponga l’uso del guinzaglio in questi contesti, pertanto è necessario consultare le normative regionali. Alcune regioni potrebbero avere regolamenti specifici che impongono l’uso del guinzaglio anche in aree rurali, soprattutto in presenza di animali domestici o fauna selvatica.
Ci sono alcune situazioni in cui i cani possono circolare liberamente senza guinzaglio. Tra queste:
- Aree recintate per cani: In questi spazi, i cani possono muoversi liberamente, ma il proprietario deve sempre mantenere un controllo attivo sull’animale.
- Cani guida per ciechi: Questi cani sono esonerati dall’obbligo di guinzaglio quando accompagnano il proprio padrone.
- Cani delle Forze Armate o di Polizia: Durante operazioni o addestramento, questi animali possono essere esentati dall’uso del guinzaglio.
- Cani da soccorso: Gli animali impiegati in missioni di emergenza, come i vigili del fuoco o la protezione civile, possono muoversi liberamente senza guinzaglio.
- Cani da pastore: In contesti rurali, i cani utilizzati per la conduzione di greggi possono lavorare senza guinzaglio, sempre sotto la supervisione del pastore.
Le sanzioni per chi non rispetta le regole
Non rispettare l’obbligo di tenere il cane al guinzaglio può comportare sanzioni significative. Le multe per chi porta a spasso il cane senza guinzaglio nelle aree urbane possono variare da un minimo di 50 euro a un massimo di 300 euro, soprattutto se l’animale si trova in zone espressamente vietate. Inoltre, il proprietario è responsabile anche da un punto di vista civile e penale per eventuali danni causati dall’animale, inclusi incidenti che coinvolgono persone o cose.
Recenti sentenze della Cassazione hanno chiarito ulteriormente le responsabilità dei proprietari. Ad esempio, nella sentenza Cass. n. 51470/2023, un caso riguardante un cane di grossa taglia ha evidenziato che l’uso del guinzaglio non esime il proprietario dalla responsabilità se l’animale non è controllato adeguatamente. La Corte ha sottolineato l’importanza di utilizzare un guinzaglio più corto o di applicare la museruola, soprattutto in presenza di cani considerati potenzialmente pericolosi.